Dermatite atopica – Cause, sintomi e rimedi per avere una pelle più bella d’estate!

Dermatite Atopica - Cause, sintomi, rimedi

D’estate, a causa dell’aumento delle temperature e l’intensificarsi dell’intensità dei raggi ultravioletti, la nostra epidermide diventa molto più sensibile alle patologie cutanee. Esiste però una malattia superficiale della pelle, fortunatamente non contagiosa, che proprio in questo periodo dell’anno registra, nella maggior parte dei casi, una sensibile incidenza di regressione grazie ai tipici bagni di sole a cui ci si può abbandonare a bordo piscina o durante la tintarella al mare.

Stiamo parlando della dermatite atopica. Insieme agli esperti di Biomedica Tortonese scopriamo quali sono le cause, i sintomi e le cure più indicate per questa patologie cutanea.

 

Quali sono le cause della dermatite atopica?
Le cause della dermatite atopica non sono ancora state identificate dalla comunità scientifica con precisione. Diversi studi hanno evidenziato che esistono due possibili categorie di fattori scatenanti: la predisposizione genetica dell’individuo, le cattive abitudini che in questa stagione possono peggiorare la sintomatologia.

Generalmente la malattia colpisce individui con atopia, ossia una pelle eccessivamente reattiva nei confronti degli stimoli. Se entrambi i genitori hanno questo tipo di patologia, l’incidenza nel figlio aumentano dell’80%. Escludendo la predisposizione genetica per la quale vi consigliamo una visita dermatologica approfondita per accettare tutti i fattori scatenanti, ecco un elenco delle cose assolutamente da evitare d’estate.

  • fare lunghi bagni o docce calde, specialmente dopo aver sudato e sottoposto il corpo a particolari fonti di stress, come attività sportive intense o lunghe camminate sotto il sole;
  • utilizzare saponi e detergenti con un livello di PH che possa causare picchi di acidità dell’epidermide;
  • utilizzare tessuti di lana o fibre irritanti che non lascino traspirare la pelle soprattutto quando l’afa diventa particolarmente intensa;
  • sostare in luoghi pregni di fumo di sigaretta o esporre parti di pelle a livelli di inquinamento sopra le soglie di sicurezza;
  • consumare particolari alimenti di per sé già predisposti a contenere proprietà allergizzanti.

 

Quali sono i sintomi della dermatite atopica?

I sintomi della dermatite atopica sono facilmente riconoscibili. Gli studi condotti da dermatologi  internazionali ne hanno identificato i principali come quelli tipici di una dermatite tradizionale ma con un’intensità superiore.

Nelle forme più lievi, la malattia si manifesta con prurito intenso, arrossamenti, pelle disidratata, mentre nelle forme più gravi con escoriazioni pruriginose con tonalità tendenti al rosso/violaceo.

Come per tutte le malattie cutanee in genere, è fondamentale non ignorare i segnali iniziali che il nostro corpo, una macchina perfetta, ci mostra, così da evitare successive complicazioni. Tra queste, la più grave è l’Eritromerdia, un’affezione generalizzata che intensifica i livelli di desquamazione e tumefazione del tessuto epidermico con il rischio di lesioni cutanee anche definitive. Quindi attenzione!


Quali sono le cure della dermatite atopica?

La buona notizia è prima di tutto che chi ha sofferto di questa malattia durante l’infanzia, di norma, va incontro ad un sostanziale miglioramento dei sintomi durante l’adolescenza e il passaggio all’età adulta. Se questo non dovesse accadere è bene ricordare che fondamentalmente non esiste una terapia specifica per la cura della dermatite atopica. Esistono però una serie di consigli preventivi che possono o tenerne sotto-controllo lo sviluppo oppure allievarne i sintomi.

Il sole è sicuramente l’alleato numero uno in questo senso. A differenza di quanto l’opinione comune possa portare a credere, esporre la parte colpita dall’infezione al sole non fa male, ma anzi è consigliatissimo! Ovviamente la cautela è fondamentale. Non dimentichiamo che l’esposizione ai raggi solari può aiutare a combattere la dermatite atopica, ma causare anche ulteriori danni e altre malattie alla pelle (come tumore cutanei, ne pericolosi, psoriasi o vitiligine) se effettuata con poco criterio.

Se si possiede una cute di natura ruvida o secca o per le pelle particolarmente chiare e maggiormente soggette alla patologia, gli orari indicati per prendere il sole sono:

  • la mattina, poco prima dell’ora di pranzo, indicativamente verso le 10:30-11 del mattino.
  • Il pomeriggio dalle 16-16:30 in poi.
  • Evitare assolutamente il sole di mezzogiorno!

Se, invece, si ha una tonalità di pelle già più abbronzata ma si soffre comunque di dermatite atopica, si può anche concedersi un piacevole bagno di sole anche nelle prime ore del pomeriggio.

Ricordandosi comunque di applicare ad ogni tintarella abbondanti quantità di crema solare! La protezione prima di tutto! La protezione andrà spalmata prima di raggiungere la spiaggia – sia al mattino sia al pomeriggio – e andrà riapplicata dopo il bagno in mare.

Anche l’igiene è importante! Una o due docce rinfrescanti con un bagnoschiuma neutro ipoallergenico contenente un valore ideale di PH acido, generalmente 5,5 – 6,0, può aiutare a curare la malattia alla pelle. State alla larga da saponi e shampoo aggressivi con un PH acido superiore! Dopo le docce, asciugate bene con cura, tamponando le parti arrossate con teli e spugne morbidi.

In caso di lesioni profonde, questi piccoli accorgimenti “fai da te” non sono sufficienti. E’ infatti fondamentale una terapia anti-fiammatoria locale, generalmente basata su corticosteroidi in combinazione con lozioni idratanti per la pelle. Per questo tipo di prescrizioni è bene comunque consultare il dermatologo che sarà in grado di consigliarvi i prodotti più appropriati per la vostra pelle. Da acquistare rigorosamente presso farmacie autorizzate e mai su internet da banner con link a siti di dubbia origine!

Se nonostante questi consigli, la dermatite atopica persiste, il consiglio è di rivolgervi al vostro dermatologo di fiducia o prenotare una visita specialistica presso il Poliambulatorio di Biomedica Tortonese.