Allergia da polline: scopri come vivere serenamente le tue giornate di primavera!

Insieme alla primavera, ai caldi raggi del sole che riscaldano l’aria e ai fiori che finalmente tornano a sbocciare e colorare i prati e gli alberi, torna anche un nemico temibile che ogni anno colpisce circa 18 milioni di italiani (dati World Wide Organization): l’allergia.
E’ proprio in questo periodo dell’anno infatti che le graminacee e le altre piante da fiore iniziano il loro periodo di fioritura, rilasciando grandi quantità di polline che trasportata dal vento diventa causa scatenante dei fastidiosi sintomi allergici, tra i quali la sensazione di non riuscire a respirare bene, la presenza di un’incessante lacrimazione agli occhi e un persistente prurito alla pelle.
Ma esattamente che cos’è l’allergia? L’allergia non è nient’altro che una reazione del sistema immunitario del corpo umano che agisce come segnale di difesa dalle sostanze chiamate “allergeni” normalmente presenti nell’ambiente.
Se sfuggire ad allergeni come polvere o forfore di cani e gatti è relativamente più semplice, frequentando o mantenendo ad esempio ambienti puliti ed evitando il contatto con gli animali, sfuggire all’allergia da polline, o pollinosi, è indubbiamente più complicato considerando la semplicità con la quale questa sostanza si propaga nell’aria viaggiando nell’aria per chilometri ed insinuandosi anche all’interno delle abitazioni attraverso le finestre generalmente aperte in questo periodo.
Molti studi medici e ricerche nel corso degli anni hanno evidenziato come non esistano veri e propri rimedi per l’allergia da polline che siano scientificamente testate, ma alcuni consigli e cambiamenti nello stile di vita possono sicuramente alleviare i sintomi più irruenti. Praticare regolarmente attività fisica, mangiare in modo sano ed equilibrato, ridurre l’assunzione di bevande alcoliche, per esempio, sono sicuramente un ottimo punto di partenza per rendere il proprio organismo più resistente agli effetti allergici. Anche il riposo è importante: concedersi un sufficiente numero di ore di sonno notturno aiuta il corpo a recuperare le energie e a contrastare i sintomi allergici più comuni.
La pollinosi provoca infatti sintomi allergici facilmente riconoscibili: continui attacchi di starnuti, forti ed improvvise congiuntiviti, tosse, riniti nasali, prurito alle zone sensibili del viso, gonfiore e lacrimazione degli occhi e nei casi più estremi una forte perdita di appetito. Se durante i mesi primaverili, uno o più di questi disturbi appare improvvisamente prenotare e sottoporsi ad una visita allergologica. Attraverso il prick test, cioè la penetrazione della cute tramite un piccolo ago con l’allergene, l’allergologo sarà in grado di diagnosticare e monitorare l’insorgenza di un’allergia da polline e suggerire la terapia medica più indicata.